Diritti di Proprietà Intellettuale e Performance Aziendale nell’Unione Europea
22 Gennaio 2025
Studio pubblicato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO)
Commento di Stella Padovani (Moncler) e Isabella Ferri (Syensqo)
Il recente studio “Diritti di Proprietà Intellettuale e Performance Aziendale nell’Unione Europea”, pubblicato dall’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) e dall’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), fornisce un’analisi completa dell’impatto dei diritti di proprietà intellettuale (IPR) sulle performance aziendali in tutta Europa. Basandosi su un dataset di oltre 119.000 aziende provenienti da tutti i 27 Stati membri, che copre il decennio 2013-2022, lo studio esamina l’influenza di brevetti, marchi e design su crescita e redditività aziendale.
Nel periodo di tempo considerato, i risultati rivelano una forte correlazione tra il possesso di IPR e il miglioramento delle performance aziendali: le aziende con IPR dimostrano un ricavo per dipendente più elevato, offrendo salari più competitivi rispetto a quelle che ne sono prive. In media, infatti, le aziende titolari di IPR hanno un ricavo per dipendente superiore del 23,8%. Analizzando questo ricavo in base alla tipologia di asset di proprietà industriale, si osserva un + 29,3% per le imprese titolari di brevetti ed un + 28,7% per quelle titolari di modelli / design.
Lo studio evidenzia anche le disparità nella titolarità di IPR in base alle dimensioni delle imprese: solo il 10% delle piccole e medie imprese (PMI) è titolare di IPR contro, invece, il quasi 50% delle grandi aziende. Le PMI titolari di asset intangibili mostrano, tuttavia, una performance significativamente migliore, con un ricavo per dipendente di + 44% rispetto a quelle senza. Tra le aziende più grandi, il già menzionato divario si assesta sul 16%.
L’analisi econometrica condotta in questo studio conferma, dunque, un’associazione positiva tra la titolarità di IPR e il miglioramento delle performance economiche, beneficiando particolarmente le PMI.
Lo studio sottolinea quindi l’importanza dei IPR, pur riconoscendo limitazioni nello stabilire una relazione causale sicura titolarità di IPR – performance stante possibili fattori che esulano da questa ricerca, come ad esempio la direzione strategica o la qualità della gestione. La ricerca in questione afferma ad ogni modo chiaramente il ruolo chiave degli asset intangibili nel guidare innovazione e produttività, supportando il quadro teorico che vede gli IPR quali strumenti ed asset essenziali per il successo aziendale.
Nel complesso, questa analisi migliora la comprensione dell’impatto dei IPR sulle performance aziendali, offrendo preziose intuizioni per i responsabili politici e le parti interessate che mirano a stimolare la crescita economica attraverso strategie di proprietà intellettuale
Il report completo può essere scaricato a questo link